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Sconfort Zone: recensione

sconfort zone recensione

Sconfort Zone, la nuova serie di Maccio Capatonda, segue la linea editoriale di Amazon che per l’Italia ha deciso di puntare molto sui comici e sulle loro biografie (Vita da Carlo, Sono Lillo).

Rispetto alle altre, che pur mettevano al centro l’uomo e non il personaggio, Marcello Macchia riesce a distinguersi fortemente per una scelta molto coraggiosa e dichiarata: fare uscire il pubblico dalla sua zona di conforto.

Macchia nel cercare una soluzione alla sua crisi creativa si confronta con il sé comico e le sue ragioni. Un’idea che già il comico aveva affrontato in un vecchio spot del Tavernello, ma che per via del linguaggio scelto, lo spot pubblicitario, non aveva potuto approfondire.

Con il prodotto seriale invece riesce finalmente a scavare molto più a fondo intraprendendo un percorso terapeutico sia diegètico che extra-diegètico.

È infatti attraverso la terapia d’urto del dottor Braggadocio, consistente in una serie di prove che mettono in crisi i pilastri della personalità di Maccio, che il comico cerca di ritrovare l’ispirazione.

Ogni prova, ma potremmo parlare di vere e proprie torture alla Saw, sembra portarlo a mostrarci il suo lato più drammatico, ma sopratutto rende palese la sua forte visione critica verso i malesseri della società, a volte sfuggita a un pubblico distratto.

La scelta è dichiarata anche nel casting di Giorgio Montanini quale dottor Braggadocio: il comico è noto per i suoi monologhi satirici caratterizzati da ferocia e ricerca della cruda verità, tanto da essersi espresso più volte in modo critico e offensivo verso colleghi che si limitano a creare tormentoni e battute innocue. Un aspetto che diventa una delle caratteristiche fondanti di quello che è il grande antagonista della storia.

In opposizione a lui un meraviglioso controcoro formato da Lundini, Fru e Ferrario, tre comici che con Maccio condividono molto ma da cui il Maccio plagiato da Montanini sembra volersi sempre più staccarsi.

A completare il tutto c’è un ottimo cast formato da Francesca Inaudi, Camilla Filippi e Luca del Fuego Confortini, incaricati di supportare la scavo che Maccio fa anche sull’uomo e non solo sulla maschera.

Sconfort zone è senza dubbio una serie difficile, che ha portato l’autore a prendere molti rischi, ma che era ora qualcuno si prendesse.

a cura di Marco Scali

Autore

  • Marco Scali

    Studia al Dams di Roma, e frequenta il corso di sceneggiatura per fumetti presso la scuola Romana di Fumetto. Finita la specialistica universitaria, frequenta il corso script della Rai. Corso specializzato nella formazione di sceneggiatori per i prodotti cinematografici e seriali televisivi. Nel 2014, scrive 2 episodi brevi del “L'Insonne”, pubblicati da Edizioni Arcadia, nell'albo che celebra i vent'anni del personaggio. Inizia successivamente la collaborazione con “Bugs Comics” in cui è sceneggiatore di alcune storie delle serie antologiche “Mostri”, “Alieni” e “Gangster”. Ha sceneggiato un albo della serie “Samuel Stern” . È presente una sua storia anche sull'albo “Denti” di Edizioni Inkiostro e è uno degli autori di “Amazzoni” della Passanger Press, e uno degli sceneggiatori di “Basket Case”, serie sul Basket, pubblicata da Shockdom Sempre con Shockdom ha pubblicato Helen Bristol fumetto Sci fi che è uscito anche sul mercato francese e spagnolo.

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Data pubblicazione: 03/27/2025
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maccio capatonda

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