Cosa succederebbe se tre sorelle minorenni restassero a vivere da sole? È questa la premessa narrativa di Paradise is burning, il film svedese che l’anno scorso si è aggiudicato il premio alla miglior regia nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia.
La regista Mika Gustafson ci presenta un mondo animato quasi solo da personaggi femminili, raccontate tutte nelle loro diverse sfaccettature. Laura, la sorella più grande, ha la responsabilità di mantenere in piedi il piccolo paradiso di indipendenza che le tre ragazzine si sono costruite.
Alla notizia di una visita degli assistenti sociali, Laura chiede alla signora Hanna, incontrata per caso, di fingere di essere la madre. Il tentativo di salvare il loro paradiso, però, porta Laura ad allontanarsi dalla famiglia: passerà sempre più tempo con Hanna, suscitando così l’ira e la gelosia di Mira, la sorella di mezzo.
Il cuore del film è indubbiamente l’amore viscerale di questa piccola famiglia disastrata, che nonostante tutti i problemi, non può accettare di venire separata. Il rapporto fra queste sorelle non può che intenerire, complice l’ottima recitazione delle attrici. Il film si promette di mostrare a tutto tondo l’autenticità di questi personaggi, rifiutandosi di dare una lettura univoca e giudicante ai loro comportamenti.
Se da una parte, infatti, le sorelle se la cavano, dall’altra sono alla ricerca di una figura genitoriale grazie a cui possono viversi la loro età. Se Mira trova rifugio nel vicino di casa, l’ancora di Laura diventa Hanna, instaurando con lei un rapporto ambiguo, a metà fra una relazione madre-figlia e una frequentazione.
Le inquadrature e le costruzioni delle scene sono l’aspetto più riuscito del film, che comunicano in modo evidente tutto il peso emotivo dei personaggi. L’atmosfera da torrida estate della cittadina semideserta completa l’opera, contribuendo all’immedesimazione della vicenda: tre sorelle sole a cui viene tolto il respiro.
🎬 PARADISE IS BURNING
🎥 diretto da Mika Gustafson
🦁 in concorso nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 80