PADDINGTON IN PERÙ
diretto da Dougal Wilson
Siamo giunti al terzo capitolo, eppure Paddington ha ancora molto da raccontarci. Finalmente riconosciuto ufficialmente come cittadino inglese, il nostro amato orso intraprende un viaggio nella sua terra d’origine: il Perù.
Un’avventura che non è solo fisica, ma anche interiore, portandolo a confrontarsi con la propria identità e con quel delicato senso di appartenenza che accomuna molti emigrati: avere due case, ma a volte sentirsi stranieri in entrambe, altre volte farle proprie entrambe.
Tra le righe della sua avventura, infatti, emergono tematiche profonde, accompagnate da una fotografia mozzafiato che ci porta alla scoperta delle meraviglie del Perù, da Lima fino alla leggendaria Machu Picchu.
A proposito, sapete che la fortezza inca fu “riscoperta” solo nel 1911? Storia e leggenda si intrecciano, proprio come nel viaggio di Paddington, che ci ricorda quanto sia importante proteggere le ricchezze culturali e naturali del mondo.
E senza svelarvi troppo, c’è un messaggio potente dietro questa storia: il valore della memoria collettiva e delle tradizioni, spesso messe a rischio da chi non sa preservare la bellezza. Oggi, le visite a Machu Picchu sono limitate perché l’afflusso di turisti sta compromettendo la stabilità del sito. Il paradosso? Stiamo rischiando di perdere ciò che vogliamo ammirare.