Chissà se Paul Schrader ha pensato a questo film come a un’opera testamentaria, vista l’età e le condizioni di salute, in quanto sarebbe un lascito tutt’altro che adulatorio, vista la durezza e la spietatezza con cui viene ritratto sia il protagonista, interpretato da un Richard Gere mai così vulnerabile, che la macchina del cinema come strumento di indagine della realtà.
Tratto da un romanzo di Russell Banks, Oh Canada vede un cineasta morente (interpretato da Jacob Elordi nei flashback) alle prese con un’intervista in cui, alla presenza della moglie, confessa quanto la sua immagine pubblica sia frutto di tradimenti, menzogne e in generale un atteggiamento egoriferito verso i propri cari. Il film quindi è un continuo salto tra un presente desolante, confortato solo dalla presenza della moglie (Uma Thurman) e un passato ricomposto a fatica dalla mente di un uomo provato, incapace di riconnettere con facilità i fili della propria vita.
Se narratori inattendibili e piani temporali mescolati non sono certo una novità al cinema, Schrader ne dà una propria versione compiuta e interessante, per quanto non originalissima, con un rigore e un’inventiva che tengono desta l’attenzione.
Ciò che manca al film per essere qualcosa di più di un buon esperimento è un protagonista con cui empatizzare o in ogni caso meno respingente di quello incarnato da Gere/Elordi: le sue motivazioni restano interlocutorie, al più ambigue, e il sentimento di pena finale nei suoi confronti non è sufficiente a giustificare la sfilata sbrigativa e non troppo incisiva di personaggi che punteggiano una storia dai tanti temi, su cui cala una coltre di reticenza (si parla molto di ignavia, codardia, alla ricerca alquanto disperata e confusa di un luogo da chiamare casa).
Resta l’esempio e il magistero di un cineasta come Schrader, che ha sempre scelto la strada della scomodità per tutti i suoi progetti, Oh Canada incluso, da vedere soprattutto se amate il meccanismo cinema più che le sue emozioni.
🎬 OH, CANADA
🎥 diretto da Paul Schrader
🌴 in concorso al Festival di Cannes 2024