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Oh, Canada: recensione

Oh, Canada: recensione

Chissà se Paul Schrader ha pensato a questo film come a un’opera testamentaria, vista l’età e le condizioni di salute, in quanto sarebbe un lascito tutt’altro che adulatorio, vista la durezza e la spietatezza con cui viene ritratto sia il protagonista, interpretato da un Richard Gere mai così vulnerabile, che la macchina del cinema come strumento di indagine della realtà.

Tratto da un romanzo di Russell Banks, Oh Canada vede un cineasta morente (interpretato da Jacob Elordi nei flashback) alle prese con un’intervista in cui, alla presenza della moglie, confessa quanto la sua immagine pubblica sia frutto di tradimenti, menzogne e in generale un atteggiamento egoriferito verso i propri cari. Il film quindi è un continuo salto tra un presente desolante, confortato solo dalla presenza della moglie (Uma Thurman) e un passato ricomposto a fatica dalla mente di un uomo provato, incapace di riconnettere con facilità i fili della propria vita.

Se narratori inattendibili e piani temporali mescolati non sono certo una novità al cinema, Schrader ne dà una propria versione compiuta e interessante, per quanto non originalissima, con un rigore e un’inventiva che tengono desta l’attenzione.

Ciò che manca al film per essere qualcosa di più di un buon esperimento è un protagonista con cui empatizzare o in ogni caso meno respingente di quello incarnato da Gere/Elordi: le sue motivazioni restano interlocutorie, al più ambigue, e il sentimento di pena finale nei suoi confronti non è sufficiente a giustificare la sfilata sbrigativa e non troppo incisiva di personaggi che punteggiano una storia dai tanti temi, su cui cala una coltre di reticenza (si parla molto di ignavia, codardia, alla ricerca alquanto disperata e confusa di un luogo da chiamare casa).

Resta l’esempio e il magistero di un cineasta come Schrader, che ha sempre scelto la strada della scomodità per tutti i suoi progetti, Oh Canada incluso, da vedere soprattutto se amate il meccanismo cinema più che le sue emozioni.

🎬 OH, CANADA
🎥 diretto da Paul Schrader
🌴 in concorso al Festival di Cannes 2024

Autore

  • Alessio Cappuccio

    Alessio Cappuccio si è laureato in Letteratura Moderna presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sulla trilogia dei colori di Krzysztof Kieslowski.

    Nel frattempo ha iniziato a scrivere sul portale di informazione web Blogosfere nella sezione spettacoli, per cui è stato anche inviato durante la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e la Festa del Cinema di Roma.

    Nel corso della sua carriera ha lavorato e collaborato con una serie di realtà editoriali come Leonardo.it, Triboo, Studentville, ScuolaZoo, Milano e Roma Weekend, Londra da vivere spaziando dalla politica al tempo libero, la scuola, le nuove tecnologie, con un occhio di riguardo al cinema, sua vera passione.

    Dopo un Master in Critica Giornalistica presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, e una parentesi da videomaker, si è trasferito in pianta stabile a Roma, dove co-dirige Popcorn&Podcast, il più grande e autorevole podcast di cinema dell'universo.

    In genere non parla di sé in terza persona.

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Data pubblicazione: 01/16/2025
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Tag

festival di cannesjacob elordiPaul SchraderRichard GereUma Thurman

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