Francesco Costabile torna alla regia con il suo secondo film, ampliando il discorso già iniziato con Una femmina.
Un’opera cruda e potente, che adatta in scena, con le dovute libertà, l’autobiografia Non sarà sempre così di Luigi Celeste. Diciamolo subito: la visione di questo film è difficile, soffocante, ma, nonostante ciò, necessaria.
L’intento è quello di far luce sulle dinamiche profondamente complesse di una famiglia avvelenata, segnata indelebilmente dalle percosse di un padre violento. Si esplorano le zone d’ombra, si entra in profondità, senza volersi fermare ad una retorica banalizzante della realtà.
Siamo nel 2008. Luigi, il figlio minore, è il protagonista della storia, che, nel disperato tentativo di ricostruire un legame affettivo mancato per dieci anni, fa rientrare in famiglia il padre, allontanato per violenza domestica. Una spirale di dolore avvolge lentamente i personaggi, in una morsa che spinge lo spettatore alla sensazione che non ci sia alcuna via di scampo.
La fotografia in questo regalo un contributo fondamentale. Se la violenza domestica è il tema principale del film, d’altra parte ci si sofferma sul mostrare anche le sue dannose conseguenze a lungo termine. Per esempio, l’adolescenza turbata di Luigi, a contatto con movimenti neofascisti, è condizionata dalla violenza assistita vissuta nella sua infanzia.
Non sorprende, infatti, che la stesura della sceneggiatura sia anche frutto di un approfondito dialogo con avvocati, operatori di centri d’accoglienza e donne vittime di violenza. Il cast riesce a tenere testa alla complessità dei discorsi tematici di Familia.
In particolare, Francesco Gheghi eccelle nel ruolo di Luigi, interpretazione riconosciuta anche al Festival di Venezia, dove gli è stato assegnato il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile. Familia quindi appare come un grido di dolore e di rabbia, che, nonostante mostri eventi ambientati nel 2008, è più attuale che mai.
🎬 FAMILIA
🎥 diretto da Francesco Costabile
🦁 in concorso nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 81