Una storia di un crudele gangster in cui il protagonista cambia sesso e si redime; un musical ambientato nel mondo del narcotraffico; un melodramma appassionato con al centro un quadrilatero amoroso; un thriller dei sentimenti; il racconto dell’amicizia tra due donne; una soap feroce… Si potrebbe andare avanti a lungo, ma una sola cosa va detta di Emilia Perez: è già il film del 2025, da non perdere in sala, e dalla cui potenza non si può che essere investiti.
Jacques Audiard continua il suo scavo nei generi, coniugando come sempre libertà stilistica, improvvisazione, curiosità, sentimentalismo, tensione e violenza e una direzione degli attori mai così delicata. A Città del Messico l’avvocata Rita viene “convocata” da un temuto boss della droga, Manitas Del Monte, con una richiesta sconvolgente: inscenare la sua morte e aiutarlo a diventare Emilia Perez, la donna che ha sempre desiderato e saputo di essere. L’operazione riuscirà e tra le due nascerà un legame fortissimo, rinforzato anche dal proposito di Emilia di fare ammenda per i peccati del passato. La volontà di rivedere la sua famiglia provocherà però conseguenze inattese.
Il miracolo di Audiard, il più virile tra i registi sentimentali, sta nel rendere vivida e palpabile l’emozione e lo struggimento di una storia da soap, potenzialmente ridicola, e che invece cresce e tracima tra implausibilità, coreografie entusiasmanti e canzoni accorate (quasi) sempre al servizio dei suoi personaggi. Merito anche di una Zoe Saldana strepitosa, di una Selena Gomez in un piccola parte efficace ma soprattutto della rivelazione Karla Sofía Gascón, maiuscola, convincente in tutti i momenti della sua complessa interiorità.
Fa rabbrividire infine come Audiard sia stato capace di gettare uno sguardo partecipe, attento e paradossalmente realistico su un Paese come il Messico, terra di infinite possibilità e al contempo tomba di innumerevoli sogni. L’unico difetto di Emilia Perez è la sua fine, inevitabile e perfino un po’ tronca nel non voler diventare stucchevole.
🎬 EMILIA PEREZ
🎥 diretto da Jacques Audiard