In occasione dell’uscita del trailer di Tron: Ares torniamo a 15 anni fa e parliamo un po’ di come è stato realizzato Tron: Legacy, il precedente capitolo della saga iniziata nel 1982.
Tra le tante curiosità c’è il ritorno di Jeff Bridges nei panni del suo personaggio di quasi 30 anni prima: per rappresentare Clu, una versione più giovane di Kevin Flynn, è stata utilizzata una tecnologia di ringiovanimento digitale sull’attore, il quale in realtà ha espresso qualche riserva, affermando che il suo aspetto digitale assomigliava più al comico Bill Maher che a se stesso.
Il regista Kosinski ha coinvolto professionisti provenienti da vari settori, tra cui architettura e design automobilistico, per creare un risultato estetico coeso, dettagliato e credibile con un look unico. Per far ciò sono state utilizzate varie tecnologie avveniristiche, tra cui la Helmet Mounted Camera in live action, che permette agli attori di interagire direttamente con gli altri sul set mentre venivano ripresi per gli effetti visivi.
Il film per l’appunto è girato utilizzando telecamere 3D di (allora) nuova generazione, sviluppate specificamente per questa produzione, che hanno permesso di combinare la motion capture digitale dei personaggi con riprese live-action, creando un’esperienza tridimensionale immersiva.
I costumi dei personaggi sono tra gli elementi più riconoscibili, dotati di illuminazione al neon integrata, cosa che ha richiesto la collaborazione tra designer di moda e tecnici per combinare estetica e funzionalità. La realizzazione dei costumi ha coinvolto l’uso di scansioni corporee complete e di un materiale high-tech chiamato Polylight, dal costo considerevole.
Infine il duo elettronico Daft Punk non soltanto ha composto la colonna sonora, ma è apparso anche in un cameo indossando i loro iconici caschi da robot e interpretando DJ futuristici che scatenano una serie di fuochi d’artificio digitali in una scena