Omaggiamo uno dei classici romantici delle feste natalizie, ovvero Love Actually – L’amore davvero, del grande regista Richard Curtis. Ecco qualche curiosità che probabilmente non sapevate: le storie di Hugh Grant e Colin Firth erano state inizialmente concepite come film separati, tuttavia Curtis si rese conto che avrebbe voluto maggiormente “scrivere un film sull’amore, su cosa significhi l’amore, sull’argomento in generale” invece di una storia unica.
Alla fine del film c’è la sequenza dei ricongiungimenti in aeroporto. L’idea nacque mentre Richard era bloccato in un aeroporto durante le riprese del film Bean nel 1997, che ha scritto e in cui ha recitato anche Rowan Atkinson, attore che in Love Actually interpreta Rufus, il commesso della gioielleria. Tutte le scene sono in realtà riprese documentaristiche reali girate senza che nessuno se ne accorgesse, per poi correre dagli interessati a chiedere il permesso di usarle.
Un’altra curiosità riguarda Laura Linney e Rodrigo Santoro, che interpretano due colleghi in cerca di una seconda possibilità: i due attori erano entrambi stati lasciati di recente quando hanno girato la loro grande scena del bacio. La Linney ricorda di essersi girata verso il collega dicendogli: “’Beh, possiamo farci sentire meglio a vicenda per tutto il giorno!”
Hugh Grant invece racconta di non aver mai voluto interpretare la sua iconica scena di ballo, affermando: “Nessun inglese può ballare da sobrio alle 8 del mattino”. Tuttavia, sebbene fosse di cattivo umore, l’attore il giorno delle riprese si è fatto convincere a fare la scena a causa di un “obbligo contrattuale”.
Alla fine però Hugh ha proposto l’idea vincente della sua segretaria che lo sorprende mentre balla interrompendo così la danza. Andrew Lincoln, protagonista della scena con Keira Knightley, racconta che quella dei cartelli era la sua calligrafia, avendoli scritti di persona. Tuttavia lamenta anche di aver interpretato, tra le tante sfumature dell’amore, quello non corrisposto, trasformandosi in una specie di strano stalker.