In occasione dell’uscita di Diva Futura in sala celebriamo un’altra pellicola che si è occupata del mondo del porno, ovvero Boogie Nights. Paul Thomas Anderson per il ruolo del protagonista Dirk Diggler aveva prima preso in considerazione Joaquin Phoenix, che però rifiutò perché non voleva interpretare un attore a luci rosse.
L’offerta passò a Leonardo DiCaprio, che dovette declinare perché le riprese coincidevano con quelle di Titanic. Fu lui a proporre Mark Wahlberg, che inizialmente esitò, poiché Showgirls era stato un recente flop al botteghino. Per lo script Anderson si ispirò alla vita di John Holmes, anche perché il corto originale alla base del film era una parodia del documentario a lui dedicato “Exhausted: John C. Holmes, The Real Story”, e frequentò per un anno un’altra leggenda del settore, Ron Jeremy.
Il cineasta propose condizioni stringenti ai produttori: voleva che il film durasse oltre tre ore e fosse vietato ai minori di 17 anni (NC-17). Gli venne risposto che ne poteva ottenere una, non entrambe, quindi si decise per la durata estesa (anche se al montaggio si finì sotto le tre ore). Stranamente invece il primo montato ricevette proprio quel rating, ma bastò tagliare solo 40 secondi per farlo scendere al desiderato rating R.
Nonostante tutto la prima versione fu comunque piratata e diffusa illegalmente. È fatto nota che Anderson e Burt Reynolds – al quale la parte fu proposta 7 volte con la promessa di una nomination agli Oscar (poi arrivata) – litigarono molto sul set: Reynolds non sopportava l’atteggiamento del regista e lo chiamava “ragazzino presuntuoso” fino a minacciarlo di tirargli un pugno. E alla fine Anderson avrebbe voluto l’attore anche per Magnolia, ma l’attore rifiutò.
Reynolds odiò talmente il film da licenziare l’agente che gli aveva proposto l’ingaggio. Nella scena finale viene mostrato il membro enorme del protagonista: una protesi in gomma biodegradabile che Wahlberg conservò come souvenir (anche se di recente ha iniziato a deteriorarsi).