In occasione dell’uscito del live action omaggiamo oggi il primo film Disney, Biancaneve e i sette nani.
All’epoca si pensava che un lungometraggio animato sarebbe stato un disastro, perciò venne intitolato “La follia di Disney”, e persino la moglie di Walt, Lillian, cercò di dissuaderlo: il budget originale era di circa 250mila dollari, ma alla fine costò circa 1,5 milioni, cifra per la quale si arrivò all’ipoteca della casa.
Il film però ebbe un grandissimo successo tale da permettere a Disney di costruire un nuovo studio a Burbank, ancora oggi sede dell’azienda; inoltre nel 1939 ricevette un Oscar onorario, accompagnata da sette mini-Oscar, consegnati da Shirley Temple.
Per l’occasione venne creata la tecnica della Multiplane Camera, che utilizzava più livelli di vetro sovrapposti: quello più lontano aveva il paesaggio generale, gli intermedi alberi, edifici o elementi che si muovevano più lentamente, il più vicino il personaggio e oggetti in primo piano. La cinepresa era montata verticalmente sopra i livelli – che si potevano spostare autonomamente, permettendo panoramiche e zoom – e si muoveva in su e giù per creare un effetto di profondità.
Per un maggiore realismo Disney filmò attori in live-action e gli animatori ne copiarono i movimenti frame per frame (tecnica del rotoscoping). A dare le movenze a Biancaneve Marge Champion, una ballerina professionista.
Tra i nomi dei nani scartati molto sono spassosissimi: Baldo (Jumpy), Sonoro (Deafy, con problemi di udito), Grassone (Tubby), Schizzinoso (Hickey), Pigro (Lazy)
Tante le differenze con la fiaba originale: la Regina tentava di uccidere Biancaneve con un corsetto strettissimo, un pettine avvelenato e solo alla fine con la mela.
Inoltre non c’era un bacio d’amore ma i servitori del Principe (che appariva solo nel finale) trasportavano la bara acquistata dai nani, e inciampando, la facevano cadere così provocando l’uscita del pezzo di mela dalla gola.
Infine la Regina era costretta a indossare scarpe di ferro rovente e a danzare fino alla morte durante le nozze di Biancaneve.