In attesa dell’uscita di The Shrouds, celebriamo David Cronenberg con il dietro le quinte di uno dei suoi film più famosi, ovvero Videodrome, il cui tema è quello della fusione tra carne e tecnologia.
Una pellicola che si avvale degli effetti speciali pionieristici a cura del leggendario Rick Baker, che dovette trovare soluzioni tecniche avanzate per rappresentare la deformazione del corpo umano in risposta ai segnali televisivi, donando un realismo viscerale all’incubo tecnologico rappresentato nel film.
Uno degli effetti più iconici è la “bocca” che si apre nello stomaco di James Woods: per realizzarlo, Baker e il suo team crearono una protesi in lattice applicata sull’addome dell’attore, dotata di meccanismi interni che ne permettevano la dilatazione controllata. Per alcune scene, James Woods dovette interagire con una replica a grandezza naturale del suo torso, costruita in schiuma e lattice, dentro cui erano nascosti sistemi idraulici e cavi per animare la fessura che inghiottiva oggetti, tra cui una pistola vivente.
Altro effetto memorabile è il televisore pulsante, che sembra respirare e interagire con Woods. Vennero usati schermi in gomma elastica montati su un telaio meccanico che veniva manipolato manualmente da tecnici fuori campo. La sequenza in cui la TV prende vita e sembra avvolgere il protagonista fu resa con un mix di animatronica e riprese inverse, per enfatizzare la distorsione della realtà.
Non meno impressionante è la mutazione della mano che si fonde con la pistola. Baker sviluppò una serie di guanti protesici in diversi stati di fusione, applicati progressivamente per dare l’illusione di una trasformazione graduale. Alcuni elementi furono animati tramite cavi e meccanismi nascosti per dare un effetto più organico.