Diretta da Michele Alhaique e prodotta da Stefano Sollima, la serie è tratta dal libro ACAB. All Cops Are Bastards di Carlo Bonini ed è il sequel del film omonimo. Il cast include Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè e Pierluigi Gigante.
La serie segue e approfondisce le conseguenze psicologiche e legali che ha avuto uno scontro con gli attivisti NO TAV in Val di Susa sulla squadra Mobile di Roma, durante il quale finì in coma un ragazzo e si ferì un agente, avviando un’indagine interna.
Traspare con forza l’influenza di Suburra e Romanzo Criminale, sempre di Sollima, che raccontano con stile arrogante una Roma macchiata da corruzione e vendetta. Alhaique qui esplora il confine sottile tra vita personale e professionale dei poliziotti, senza prendere una posizione netta.
Ciò che risulta diverso rispetto ai contenuti di riferimento, è sicuramente l’introduzione di un personaggio femminile, Marta Sarri, interpretata da Valentina Bellè, aggiunto nella squadra dell’ordine. Si tratta di una scelta sia di modernizzazione, vista l’apertura di questi incarichi al genere femminile, sia per rendere ancora più evidente quanto per una donna diventi quasi fondamentale azzerare la sua femminilità per farsi accettare in un contesto maschile di forza e potenza testosteronica.
Per quanto riguarda gli aspetti artistici della serie, sicuramente la colonna sonora (che ha accompagnato in cuffia il regista durante le riprese) fa il suo lavoro in modo impeccabile, donando un ritmo incalzante e ansiogeno che strizza gli occhi alle serie criminali come Suburra.
Una serie che ha come obiettivo porre interrogativi profondi senza però dare risposte facili.