• Home
  • Chi siamo
  • Podcast
    • Episodi
    • Morsi
    • Speciali
  • Recensioni
    • Film
    • Serie tv
  • Rubriche
    • Behind the Scene

Win or Lose: recensione

win or lose recensione serie tv

WIN OR LOSE
creata, scritta e diretta da Carrie Hobson e Michael Yates

Dopo svariati segni di cedimento strutturale e di calo dell’ispirazione, la Pixar sembra riprendersi il posto che merita nel mondo dell’animazione mondiale con Win or Lose, ambiziosissima serie tv in 8 episodi dalla breve durata (25 minuti circa) e dalla struttura inusuale.

Ogni puntata infatti racconta le vicende di un personaggio differente, adottandone il punto di vista, sempre avendo al centro la squadra mista di softball di una scuola media, i Pickles, con un arco temporale della settimana che precede la partita finale del campionato.

Win or Lose si rivolge in modo molto abile sia a un pubblico di giovanissimi, sia a spettatori più maturi e smaliziati, grazie a una stratificazione di temi e relative metafore visive: ogni episodio infatti presenta un piccolo arco narrativo che illustra una problematica/emozione del personaggio, in modo leggero, divertente ma efficace, non privo di sottigliezze e senza smussare le asperità. Si va dall’ansia di prestazione all’isolamento, passando per depressione, senso di inadeguatezza, fuga dalla realtà e così via.

Scegliendo vari ruoli e anagrafiche (studenti, genitori, professori) la serie dipinge un affresco della contemporaneità molto accurato, in grado di raccontare con acume i tempi che viviamo, anche grazie a una colonna sonora freschissima – si direbbe uscita dall’ultima playlist in onda – e alla solita certosina attenzione al character design e alla recitazione dei personaggi, le cui storie si intrecciano e di cui capiamo spesso le motivazioni solo attraverso il ribaltamento della prospettiva operato dal cambio di episodio.

Inutile specificare come l’apparato tecnico sia di altissimo livello, con una qualità tattile delle texture incredibile, un ottimo lavoro di scenografia e una gestione delle luci magistrale in grado di creare immediatamente differenti atmosfere.

Autore

  • Alessio Cappuccio

    Alessio Cappuccio si è laureato in Letteratura Moderna presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sulla trilogia dei colori di Krzysztof Kieslowski.

    Nel frattempo ha iniziato a scrivere sul portale di informazione web Blogosfere nella sezione spettacoli, per cui è stato anche inviato durante la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e la Festa del Cinema di Roma.

    Nel corso della sua carriera ha lavorato e collaborato con una serie di realtà editoriali come Leonardo.it, Triboo, Studentville, ScuolaZoo, Milano e Roma Weekend, Londra da vivere spaziando dalla politica al tempo libero, la scuola, le nuove tecnologie, con un occhio di riguardo al cinema, sua vera passione.

    Dopo un Master in Critica Giornalistica presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, e una parentesi da videomaker, si è trasferito in pianta stabile a Roma, dove co-dirige Popcorn&Podcast, il più grande e autorevole podcast di cinema dell'universo.

    In genere non parla di sé in terza persona.

    Visualizza tutti gli articoli
Data pubblicazione: 03/14/2025
Articolo precedente
Dreams: recensione
Articolo successivo
Behind the Scene: Il resto di niente (2004) di Antonietta De Lillo

Tag

pixar

Latest

jurassic world la rinascita recensione film

Jurassic World – La rinascita: recensione

3 giorni fa
happy holidays recensione film

Happy Holidays: recensione

3 giorni fa
the end recensione film

The End: recensione

1 settimana fa
presence film recensione

Presence: recensione

1 settimana fa
tre amiche recensione

Tre amiche: recensione

2 settimane fa
28-anni-dopo-recensione

28 anni dopo: recensione

2 settimane fa
P&P
YouTube
spotify
Facebook
Instagram
TikTok
Twitch

© Popcorn & Podcast by HypeCommunications

  • Home
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Privacy Policy