Omaggiamo oggi uno dei film più influenti degli ultimi decenni, Collateral, che l’anno scorso ha compiuto 20 anni. L’opera di Michael Mann è infatti diventata pionieristica per quanto riguarda l’uso del digitale al cinema, dato che l’80% è stato girato in digitale con una fotocamera Sony F900, scelta per come poteva riprendere in condizioni di luce difficile, fondamentale per le scene notturne.
Inoltre un altro vantaggio era la maggiore mobilità e fluidità delle riprese anche durante le sequenze più concitate, come quelle all’interno del taxi: la fotocamera leggera e compatta consentiva movimenti di macchina rapidi e senza soluzione di continuità. L’uso della luce artificiale per dare profondità e contrasto alle immagini, oltre alla particolare texture rappresentavano un mix perfetto tra l’aspetto documentaristico e l’atmosfera da thriller urbano, amplificato dai neon di Los Angeles.
Per la parte andata a Tom Cruise furono provinati Colin Farrell, Edward Norton e Russell Crowe, mentre per il ruolo di Jamie Foxx le prime scelte furono Robert De Niro (con riferimento a Taxi Driver) e Adam Sandler. Come sempre con Mann, a tutti gli attori principali fu richiesto un addestramento con le armi da fuoco, per abituarsi a usarle in modo disinvolto.
Inoltre Cruise si finse per un mese un corriere per la FedEx, con il trucco di Vincent, senza essere mai riconosciuto, mentre Foxx lavorò per la compagnia di trasporti pubblici locale. Un trivia molto interessante è che il personaggio di Jason Statham, che all’inizio del film consegna una valigetta al killer Vincent, è realmente il Frank Martin che l’attore ha interpretato nella trilogia di Transporter: la teoria è stata poi confermata dallo stesso sceneggiatore Stuart Beattie.